COMUNICATO
Lo scorso 29 febbraio si è tenuto il secondo incontro della serie sui DIALOGHI PER ROMA sul tema del piano del Comune per l’area dei Fori, la più grande testimonianza archeologica e culturale dell’età romana classica, radice e simbolo della città nel mondo nonché grande attrattrice turistica e leva economica.
Davanti ad una sala piena di oltre 100 partecipanti ha aperto il dialogo il Presidente di PER ROMA, Marco Ravaglioli che ha ricordato come il programma CArMe è stato recentemente avviato ed è in via di attuazione. L’obiettivo è non solo di salvaguardare l’intera area, studiarla e valorizzarla dal punto di vista turistico, ma soprattutto proporla quale spazio di vita per i romani e simbolo della loro identità. La questione di fondo alla base dell’incontro è se tutto ciò sia e con quali modalità fattibile.
Approfondita è stata l’esposizione del progetto da parte del coordinatore Walter Tocci che ha teso a raccontare la strategia alla base e a spiegare nel dettaglio il quadro generale del programma. Uno strumento urbanistico previsto dal PRG per la trasformazione di lungo periodo del CArMe la cui approvazione è prevista da parte dell’Assemblea Capitolina entro il 2024 e che per il triennio 2024-2027 prevede già investimenti per 282 milioni di €. Un programma che vede la rigenerazione degli spazi archeologici con una serie di interventi tesi a migliorare e ottimizzare la possibilità di visita e conoscenza attraverso percorsi pedonali su quattro livelli ognuno teso a valorizzare il proprio ambito: le stazioni archeologiche, le piazze archeologiche, le piazze contemporanee e le terrazze. Un cambiamento della visione dei luoghi, oggetto di dibattito progettuale da oltre quarant’anni, imperniata sr tre punti cardine: la prossimità dell’antico, la molteplicità del paesaggio e nell’apertura verso la città. Dopo aver ricordato che tra pochi giorni si avranno gli esiti del concorso internazionale di architettura che ha per oggetto la sistemazione degli spazi e dei percorsi della connessione pedonale di via dei Fori, i percorsi di via S. Gregorio, via dei Cerchi, via di S. Teodoro e le salite/discese del Campidoglio, Tocci si è soffermato anche sulla rete di collegamenti con i vari municipi per costituire un sistema archeologico urbano connesso anche dalla linea dell’Archeotram appositamente ristrutturata e riavviata. Il programma, tra l’altro, prevede una serie di nuovi percorsi di visita nei Fori nonché nuovi e rigenerati centri di informazione e servizi iniziando dal centro documentale che è previsto negli immobili comunali di via dei Cerchi. Infine, Tocci ha colto l’occasione della partecipazione del Vicepresidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli per proporre alle forze politiche al governo della Città, della Regione e dello Stato un patto per portare avanti l programma condividendone obbiettivi e azioni affinché quella che ha denominato “romanità” possa diventare elemento di unione per una base comune di progresso e bene della città.
Una “sfida” accettata da Fabio Rampelli che ha rilanciato il Programma proponendo di integrare le visioni, che non possono essere egemoniche di una sola parte, e di andare anche oltre le mura della città sui territori dell’area metropolitana e della regione nei luoghi di testimonianze archeologiche e quindi di valorizzazione dei genius loci, fermo restando l’attuazione dell’intesa siglata tra il Ministro e il Sindaco. Una proposta quella di Rampelli accettata subito da Tocci che ha prospettato un’intesa congiunta sul tema tra Comune, Regione e Governo.
Terminato l’intervento, Claudio Cipollini, in qualità di moderatore, ha ricordato che ci sono sin dall’inizio anche delle riserve e opposizioni tra le quali da ricordare quelle di alcuni esperti (Andrea Carandini, Paolo Carafa e Giordano Bruno Guerri) intervistati da Il Messaggero, quotidiano che ha lanciato una campagna contraria al Programma, definendolo un po’ provocatoriamente un “oltraggio ai Fori”. C’è inoltre il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che recentemente ha tenuto a confermare la piena collaborazione con il Comune sul programma sancita da un apposito Protocollo d’intesa, ma anche della necessità di mantenere la visione prospettica sull’asse piazza Venezia-Colosseo di via dei Fori Imperiali frutto di un dibattito e di decisioni urbanistiche sin dal primo PRG del 1873 così come della moda degli anni venti e trenta del 900 figlia del mito dell’automobile e dei forti interventi urbanistici tesi alla realizzazioni di larghi strade e boulevard. Via che peraltor, ha ribadito il Ministro, va preservata per consentire la parata del 2 giugno, giorno della festa della Repubblica.
Ha preso quindi la parola Orazio Carpenzano – Preside della Facoltà di Architettura di Sapienza – che ha sottolineato l’importanza della trasformazione urbana derivante dal programma tanto più partendo da e in un’area archeologica. A seguire Paola Demartini – ordinaria di economia aziendale a Roma Tre – che ha sottolineato l’importanza di una valutazione di impatto economica, sociale ed ambientale oltre che culturale del Programma. E’ stata quindi la volta di Paolo Carafa – ordinario di archeologia classica a Sapienza – che ha sottolineato l’importanza di una maggiore opportunità di conoscenza della città da parte dei cittadini concretizzabile tra l’altro con l’agognata realizzazione del Museo della Città, un sogno la cui speranza di realizzazione ancora non è persa. Annarosa Mattei – scrittrice e cultrice di Roma – ha a valle sottolineato l’importanza di interpretare e rigenerare l’area per la vita quotidiana dei cittadini e non solo rischiando di svuotarla a fini puramente archeologici o turistici. Infine Emma Amiconi -portavoce del gruppo civico Tutti per Roma Roma per tutti – ha sollevato il tema cruciale dell’informazione e della partecipazione dei cittadini. Una partecipazione che può e deve essere da un lato fonte di contributi sia progettuali sia di bisogni e necessità e dall’altra mezzo di valorizzazione e consolidamento dell’identità cittadina da parte dei romani, aspetto ancora carente e invece fondamentale per un benessere adeguato.
Base del confronto e del monitoraggio del Programma CArMe su proposta di Walter Tocci potrà essere l’associazione PER ROMA che ha promosso e organizzato questo primo incontro.